TMB
Il Trattamento Meccanico Biologico (TMB)
Il Trattamento Meccanico Biologico è un sistema per il trattamento del Rifiuto Urbano Residuo (RUR), che normalmente prevede una stabilizzazione per via biologica della frazione organica e una raffinazione meccanica.
Il TMB è un trattamento di tipo intermedio: tutti i prodotti in uscita necessitano o di ulteriori trattamenti in altri impianti o di smaltimento in discarica.
Gli obiettivi possono essere diversi:
- Semplice pretrattamento del rifiuto prima del conferimento in discarica;
- Produzione di Combustibile Solido Secondario (CSS), destinato a recupero energetico (termovalorizzazione, cementifici);
- Produzione di CSS e recupero di materiali da avviare a riciclo.


La configurazione dell’impianto varia in funzione delle frazioni da recuperare e del tipo di rifiuto in ingresso. Possono essere individuati 3 schemi impiantistici principali:
TMB a flusso unico:
Il rifiuto viene sottoposto per intero a stabilizzazione biologica, al fine di ridurne umidità e presenza di sostanza organica (si parla di processo di bioessiccazione). A valle di questa prima fase, tramite trattamenti meccanici, si procede alla separazione delle diverse frazioni destinate a recupero di materia o di energia.
TMB a flusso separato:
Si effettua prima la separazione della frazione organica che viene stabilizzata (attraverso un processo aerobico o anaerobico) e poi inviata in discarica. La restante quota di rifiuto è sottoposta a una serie di processi meccanici per recuperare i materiali presenti da avviare a riciclo o a recupero energetico (CSS).
Trattamento meccanico:
Questa configurazione non prevede la fase di stabilizzazione biologica, ma unicamente i processi meccanici.
È tipicamente impiegato per il Rifiuto Urbano Residuo (RUR), laddove si effettui a monte una raccolta differenziata spinta della frazione organica, con un conseguente contenuto residuo di organico inferiore al 10%. Nel caso in cui l’obiettivo sia quello di recuperare i materiali per poi riciclarli, gli impianti di questo tipo sono anche definiti Material Recovery Facility (MRF).
I principali trattamenti meccanici che sono applicati in questo tipo di impianti sono:
- Vagliatura;
- Triturazione;
- Separatori magnetici per i metalli ferrosi;
- Separatori a correnti indotte per i metalli non ferrosi;
- Separatori balistici;
- Separatori ottici per le plastiche.
Il TMB a flusso unico
Esempi di configurazione: Il TMB a flusso unico
Tutto il rifiuto in ingresso subisce la fase di bioessiccazione.
Il layout di impianto è finalizzato a migliorare le qualità energetiche del CSS prodotto, non a massimizzare le frazioni riciclabili (metalli ferrosi e non ferrosi).
Il TMB a flusso separato
Esempi di configurazione: Il TMB a flusso separato
Solo la frazione organica del rifiuto subisce la fase di biostabilizzazione, con produzione di materiale biostabilizzato destinato alla discarica.
Il layout di impianto permette di separare e valorizzare i metalli e le plastiche, ed eventualmente anche la carta, la cui qualità non viene compromessa dal trattamento biologico.
I separatori balistici dividono le plastiche in formato di film da flaconi e contenitori, mentre quelli ottici permettono di separare i diversi polimeri.