Studio UTILITALIA “Rifiuti Urbani, Fabbisogni impiantistici attuali e al 2035”

E’ stato presentato a Ecomondo 2022 lo studio Utilitalia “Rifiuti urbani, fabbisogni impiantistici attuali e al 2035”.

Le principali conclusioni sono qui riassunte:

  • Per rispettare gli obiettivi europei e annullare l’export di rifiuti tra le aree del Paese, il fabbisogno italiano è di 5,9 milioni di tonnellate: servono almeno 30 impianti per il trattamento dell’organico e per il recupero energetico delle frazioni non riciclabili.
  • I viaggi dei rifiuti comportano costi economici e ambientali, con 120mila viaggi di camion in un anno e 75 milioni di euro in più sulla TARI. A pagare sono i cittadini, proprio laddove il servizio è peggiore.
  • La vita residua delle discariche è limitata a pochi anni, dopo i quali si rischia l’emergenza. Il ricorso alle discariche resta eccessivo, soprattutto al Sud: la media nazionale è del 20%, mentre l’UE ha stabilito di scendere al di sotto del 10%.
  • Realizzando gli impianti necessari a centrare i target Ue sull’economia circolare l’Italia potrebbe produrre un quantitativo di energia tale da ridurre le importazioni di gas (si stima un contributo del 5% rispetto alle importazioni dalla Russia prima dello scoppio della guerra).

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