Rapporto Rifiuti Speciali- Edizione 2022

E’ stato pubblicato il Rapporto Rifiuti Speciali ISPRA 2022 che fornisce i dati, aggiornati all’anno 2020, sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export.

I dati sui rifiuti urbani relativi al 2020 risultano fortemente influenzati dall’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha segnato il contesto socio-economico nazionale. Di seguito i principali punti che riassumono la produzione, gestione e l’import/export di rifiuti speciali.

Produzione:

  • Produzione di rifiuti speciali a livello nazionale pari a 147 milioni di tonnellate, di cui 93,3% rifiuti non pericolosi.
  • Calo della produzione pari a 4,5% rispetto al 2019: calo di 6,7 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi e di poco più di 300 mila tonnellate di rifiuti pericolosi.

Gestione:

  • Gestione a livello nazionale di un quantitativo di rifiuti speciali pari a 160 milioni di tonnellate (2,9% in meno del 2019), di cui 150,3 milioni di tonnellate non pericolosi e i restanti 9,4 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi.
  • I rifiuti sottoposti a forme di recupero risultano pari a 131,3 milioni di tonnellate (82,1% del totale gestito), mentre quelli avviati alle operazioni di smaltimento sono pari a 28,5 milioni di tonnellate.
  • I rifiuti non pericolosi maggiormente recuperati sono i rifiuti da costruzione e demolizione (EER 17), mentre quelli maggiormente smaltiti sono i rifiuti prodotti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue (EER 19).
  • I rifiuti pericolosi maggiormente recuperati sono i rifiuti non specificati altrimenti (EER 16), mentre quelli maggiormente smaltiti sono i rifiuti prodotti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue (EER 19).
  • Gli impianti dedicati al recupero di materia sono quelli più numerosi (4.399 impianti pari al 42% della dotazione nazionale), a cui seguono gli impianti che effettuano esclusivamente lo stoccaggio (1.768 – 16,9% della dotazione nazionale), gli impianti di autodemolizione (13,5%) e gli impianti produttivi che effettuano il recupero di materia all’interno del ciclo industriale (11,5%).
  • I rifiuti speciali avviati a coincenerimento sono 1,8 milioni di tonnellate (73% al Nord Italia). Le tipologie di rifiuti coinceneriti sono i rifiuti della lavorazione del legno, carta ed affini (RSNP) e i rifiuti prodotti da trattamento chimico-fisico di rifiuti industriali e delle acque reflue (RSP).
  • I rifiuti speciali avviati a incenerimento sono 1,3 milioni di tonnellate.

Import/Export:

  • I rifiuti speciali esportati sono 3,6 milioni di tonnellate, costituiti per il 67,6% da “rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito nonché dalla potabilizzazione dell’acqua e dalla sua preparazione per uso industriale” (EER 19) e per il 9,4% da “rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione” (EER17). I maggiori quantitativi di rifiuti speciali sono destinati alla Germania (22,5% del totale) e all’Austria (11,9%).
  • I rifiuti speciali importati sono 6,8 milioni di tonnellate, costituiti per l’80,4% da rifiuti metallici destinati principalmente alle acciaierie di Lombardia e Friuli-Venezia Giulia. I maggiori quantitativi di rifiuti speciali provengono dalla Germania (29,8% del totale) e dalla Francia (14%).

 

È possibile scaricare la versione integrale del Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA sul sito:  www.isprambiente.gov.it