Intervista al prof. Consonni a Ricicla.tv

Recentemente il direttore del centro studi MatER, il prof. Stefano Consonni, è stato intervistato da Ricicla.tv. Durante l’intervista, viene discusso il provvedimento proposto dall’articolo 7 in data 25 Luglio 2020 che determina l’eliminazione del limite della saturazione del carico termico spostando invece la limitazione sulla quantità di rifiuti. Viene inoltre approfondito il ruolo che hanno gli inceneritori per il futuro della green e circolar economy in Italia.

L’opinione del prof. Consonni

L’Articolo 7, proposto il 25 Luglio 2020, propone l’eliminazione del limite della saturazione del carico termico spostando invece la limitazione sulla quantità di rifiuti. Sostituire il limite di quantitativo di rifiuti in ingresso ad un impianto di termovalorizzazione, che ad oggi è legato alla capacità di saturazione termica dell’impianto, con la quantità in massa di rifiuti, così come avveniva in precedenza da un punto di visto tecnico appare un passo indietro. Come spiega il prof. Consonni, “Il parametro chiave di dimensionamento degli impianti in termini di costi, emissioni ed impatto ambientale non è il quantitativo in massa dei rifiuti ma la potenza termica sviluppata dalla loro combustione”. I moderni termoutilizzatori sono infatti vere e proprie centrali di produzione di energia che utilizzano un combustibile non convenzionale, quale appunto i rifiuti. A parità di tecnologia di trattamento e di limiti su emissioni, il calcolo delle emissioni viene effettuato tramite la misura della potenza termica e non della massa di rifiuti. La quantità dei rifiuti è collegata all’impatto ambientale in maniera complessa e imprevedibile, data l’incognita sulle caratteristiche chimico fisiche del rifiuto. La potenza termica, invece, stabilisce un riferimento oggettivo dal punto di vista del processo e tecnologico che può essere usato come indicatore.

Il ruolo degli inceneritori per il futuro della green e circolar economy in Italia

Il prof. Stefano Consonni discute sul ruolo che hanno gli inceneritori per il futuro della green e circolar economy in Italia. I due pilastri per la sostenibilità sono il recupero di materia attraverso il riciclaggio e il recupero di energia attraverso l’uso dei termoutilizzatori. I termoutilizzatori infatti non si pongono in alternativa ad altri processi ma vanno in parallelo al recupero di materia e rappresentano un elemento insostituibile per ridurre ed eliminare l’utilizzo delle discariche. Non è infatti possibile avere un recupero di materia al 100%, il riciclaggio genera residui non riciclabili che possono essere utilizzati per il recupero di energia. I termovalorizzatori a loro volta generano residui riciclabili, come ad esempio residui metallici, che vengono introdotti nella filiera del recupero di materia. Attraverso l’utilizzo combinato delle due tecnologie, è possibile orientarsi verso un futuro più sostenibile nel trattamento e smaltimento dei rifiuti.