Rapporto European Environmental Agency (EEA) “Investigatin Europe’s Secondary Raw Material Markets”

La European Environmental Agency (EEA) ha pubblicato il rapporto ”Investiganting europe’s secondary raw material markets”. Il rapporto sviluppa un quadro di valutazione per descrivere la funzionalità dei mercati delle materie prime seconde esistenti, considerando:

  • quota significativa del mercato totale di quel materiale (compreso il mercato del materiale primario);
  • prezzi rappresentativi che riflettono adeguatamente le interazioni domanda-offerta;
  • internazionale o con un’ampia gamma di transazioni;
  • adeguati fattori economici, anche senza il sostegno della politica (dei rifiuti);
  • solida capacità industriale di riciclaggio;
  • buona disponibilità di informazioni sul mercato
  • buona standardizzazione dei prodotti.

L’applicazione del quadro di riferimento a mercati selezionati di materie prime seconde (alluminio, carta e cartone, legno, vetro, plastica, tessili, rifiuti da C&D, rifiuti organici) rivela che solo tre di questi (alluminio, carta e vetro) funzionano in maniera ottimale.

Il rapporto descrive anche le barriere che impediscono ai mercati di raggiungere il loro pieno potenziale dal punto di vista della catena del valore, ovvero:

  • progettazione del prodotto: mancanza di incentivi economici o normativi per mettere la riciclabilità del prodotto in primo piano.
  • fornitura di materie prime seconde: insufficiente armonizzazione delle specifiche tecniche o dei criteri di cessazione della qualifica di rifiuto nell’UE.
  • domanda di materie prime seconde: mancanza di fiducia nella fornitura costante e nella qualità omogenea delle materie prime seconde approvvigionate, riluttanza a investire in tecnologie nuove e potenzialmente costose che potrebbero integrare meglio le materie prime seconde nei vari processi produttivi.
  • governance delle materie prime seconde: mancanza di informazioni credibili, approfondite e pertinenti sui mercati delle materie prime seconde rese regolarmente disponibili agli stakeholder del mercato.

Infine, il rapporto identifica le potenziali misure che potrebbero sostenere efficacemente i mercati delle materie prime seconde nell’UE, tra cui:

  • introdurre l’eco-modulazione delle tariffe per incentivare i progettisti a considerare la riciclabilità dei prodotti;
  • rendere più efficaci gli obiettivi di riciclaggio o ampliarli per coprire un maggior numero di materiali e flussi di rifiuti;
  • sviluppare ulteriormente i criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto a livello europeo per aumentare la fiducia nelle materie prime seconde ed evitare l’incertezza giuridica;
  • ampliare la portata dei requisiti di contenuto riciclato per aumentare la domanda di materie prime seconde

 

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