COMMISSIONE EUROPEA “CRITICAL RAW MATERIALS ACT”

La Commissione UE ha adottato il “Critical Raw Materials Act” che propone delle azioni per garantire l’accesso dell’UE ad un approvvigionamento sicuro, diversificato, economicamente accessibile e sostenibile di materie prime critiche, indispensabili per un’ampia gamma di settori strategici, tra cui appunto le tecnologie per la decarbonizzazione dell’industria, per il settore digitale, aerospaziale e della difesa.

L’Europa, infatti, dipende molto dalle importazioni, e spesso da fornitori di paesi terzi quasi monopolistici: l’UE deve attenuare i rischi per le catene di approvvigionamento connessi a tali dipendenze strategiche in modo da rafforzare la sua resilienza economica.

La normativa sulle materie prime critiche doterà l’UE degli strumenti per garantire il suo accesso a un approvvigionamento sicuro e sostenibile, principalmente attraverso le seguenti azioni.

  • Definizione di priorità d’azione chiare (indicazione elenco materie prime strategiche, definizione parametri di riferimento riguardanti le capacità nazionali lungo la catena di approvvigionamento)
  • Creazione di catene di approvvigionamento delle materie prime critiche dell’UE sicure e resilienti (riduzione degli oneri amministrativi, semplificazione delle procedure di autorizzazione, sostegno per l’accesso ai finanziamenti)
  • Garanzia che l’UE possa attenuare i rischi legati all’approvvigionamento (monitoraggio delle catene di approvvigionamento delle materie prime critiche, coordinamento delle scorte di materie prime strategiche tra gli Stati membri)
  • Investimenti in ricerca, innovazione e competenze (adozione e diffusione di tecnologie innovative)
  • Protezione dell’ambiente migliorando la circolarità e la sostenibilità delle materie prime critiche (sviluppo sostenibile delle catene del valore delle materie prime critiche, adozione e attuazione di misure nazionali per migliorare la raccolta di rifiuti essenziali ricchi di materie prime e garantirne il riciclaggio in materie prime critiche secondarie)
  • Impegno internazionale (diversificazione delle importazioni di materie prime critiche dell’Unione, intensificazione delle azioni commerciali, sviluppo ulteriore dei partenariati strategici)

 

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