Rifiutiamo le bufale

FALSO

Recupero di materia e recupero di energia sono incompatibili

Incenerimento e recupero di materia non sono processi antitetici, ma complementari: è possibile sia inviare a recupero termico gli scarti derivanti dai processi di riciclo, non riutilizzabili diversamente, sia recuperare materiali (ferro, alluminio, altri metalli e minerali) dagli scarti degli inceneritori.

Le nazioni che conseguono i più elevati tassi di recupero di materia sono quelle che presentano anche le più alte percentuali di rifiuti avviati a termovalorizzazione e i minori quantitativi di materiale smaltiti in discarica.

Ripartizione percentuale della gestione dei rifiuti urbani nell’UE, anno 2013. Rapporto ISPRA 2015

Il compost può essere utilizzato come concime

Rispetto ai concimi tradizionali il compost presenta concentrazioni di nutrienti meno elevate, per questo motivo non può essere classificato come tale. È invece corretto considerare il compost come ammendante: il suo impiego sul suolo permette infatti di conservarne la fertilità, migliorarne la lavorabilità, la ritenzione dell’acqua e degli elementi nutritivi.

FALSO

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Il ricorso alla termovalorizzazione permette di eliminare completamente le discariche

Il ricorso agli impianti di termocombustione dei rifiuti non elimina del tutto la necessità delle discariche, dal momento che anche la termovalorizzazione produce degli scarti. Tuttavia, oltre a consentire il recupero energetico, i termovalorizzatori intervengono sia sui volumi, ridotti del 90%, sia sulle caratteristiche dei rifiuti da avviare a discarica. Una volta estratti i metalli e altri materiali valorizzabili, infatti, ciò che rimane da smaltire in discarica è la frazione non recuperabile delle ceneri pesanti e dei residui di depurazione dei fumi. Si tratta di materiale inerte che non genera percolato o biogas.