ISPRA “RAPPORTO RIFIUTI SPECIALI – EDIZIONE 2024”

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in collaborazione con il Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente (SNPA) e con il contributo delle Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente (ARPE/APPA), ha pubblicato l’edizione 2024 del Rapporto sui rifiuti speciali.
Nel 2022 le attività industriali, commerciali, artigianali, di servizio, di trattamento dei rifiuti e di bonifica ambientale hanno generato complessivamente 161,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, con una diminuzione del 2,1%, pari a oltre 3,4 milioni di tonnellate in meno rispetto all’anno precedente. Il settore delle costruzioni e demolizioni (C&D), con quasi 80,8 milioni di tonnellate, è il settore con la più alta produzione totale di rifiuti pericolosi.
Il recupero di materia costituisce la quota predominante della gestione dei rifiuti speciali con il 72,2% (127,6 milioni di tonnellate), mentre le operazioni di smaltimento rappresentano il 14,9%, con il conferimento in discarica di circa 8,9 milioni di tonnellate di rifiuti (5% del totale gestito).
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