Valutazione con metodologia LCA dei flussi e del destino dei rifiuti da Costruzione e Demolizione in Regione Lombardia

Questo studio è stato condotto all’interno dell’accordo di collaborazione tra il Centro Studi MatER e la regione Lombardia durante gli anni 2015-2017 con lo scopo di quantificare le prestazioni ambientali ed energetiche dell’attuale sistema di gestione e trattamento dei rifiuti da Costruzione e Demolizione (C&D) non pericolosi a livello regionale, applicando la metodologia dell’analisi del ciclo di vita LCA (Life Cycle Assessment).

Come primo step, ai fini della valutazione, è stato necessario quantificare i flussi di rifiuti prodotti e gestiti in regione e come questi si ripartiscono tra i vari impianti di destino (stoccagio, recupero e discarica). L’analisi dei flussi, basata sull’elaborazione della banca dati MUD del 2014, ha evidenziato che i rifiuti misti (CER 170904) rappresentano il flusso prevalente prodotto in regione, con oltre 5.851.639 t, seguito dalle miscele bituminose CER 170302 (1.018.580 t), dai rifiuti contenenti cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche CER 1701 (804.625 t) e, in ultimo, dai rifiuti a base di gesso CER 17 08 02 (31.405 t).

Riguardo le modalità di gestione dei rifiuti in esame, i risultati delle elaborazioni hanno evidenziato che tali tipologie di rifiuti vengono indirizzati principalmente verso gli impianti di recupero, mentre il ricorso alla discarica rappresenta una percentuale residuale.

L’analisi relativa al trasporto dei rifiuti all’interno del territorio regionale ha inoltre permesso di conoscere le movimentazioni di questi, mostrando che, nella maggior parte dei casi, i rifiuti prodotti in una certa provincia vengono gestiti prevalentemente all’interno della provincia stessa.

Nella successiva fase, la ricerca si è concentrata nell’approfondire i principali aspetti del recupero dei rifiuti C&D secondo le metodologie ad oggi in uso in regione che comprendono: la miscelazione dei rifiuti C&D misti con i flussi minori (cemento, mattoni, mattonelle, rifiuti bituminosi e rifiuti a base di gesso) negli impianti di riciclo per la produzione di aggregati riciclati misti da riutilizzare nel settore stradale (LCA1), il recupero dedicato dei rifiuti bituminosi (LCA2) mediante tecnologie di riciclo a caldo e a freddo per il confezionamento di nuovi prodotti da impiegare nelle pavimentazioni stradali, e il recupero dedicato dei rifiuti a base di gesso (LCA3), finalizzato all’ottenimento di polvere di gesso riciclato da destinare a diverse applicazioni (produzione di nuovi pannelli in cartongesso, cementifici, trattamento dei fanghi da depurazione, agricoltura).

Considerando tutte e tre le analisi LCA e quindi l’intero sistema attuale di gestione, dai risultati emerge che tale sistema presenta già buone prestazioni per alcune categorie di impatto come la riduzione dello strato di ozono, l’eutrofizzazione in acqua dolce e l’impatto energetico (CED), che mostrano impatti in segno negativo; questo è da attribuire al recupero del fresato e del cartongesso, i cui benefici riescono a compensare gli impatti in segno positivo associati all’LCA1. Le prestazioni del sistema possono però essere migliorate. In particolare, dalle analisi e dai risultati ottenuti è stato possibile capire quali sono le carenze del sistema attuale, dove è maggiormente efficace agire per migliorarne le prestazioni e su quali aspetti dovrebbe concentrarsi in modo prioritario la pianificazione territoriale.

I risultati dell’analisi LCA hanno dunque evidenziato le performance ambientali dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti C&D in Regione Lombardia, definendone i limiti e suggerendo indicazioni di miglioramento del sistema nel suo complesso.

Si ringraziano nuovamente Regione Lombardia, ARPA Lombardia, ANPAR e ANCE per il supporto tecnico; i responsabili dell’ufficio cave di tutte le province per aver trasmesso i dati statistici dei siti estrattivi; i gestori degli impianti di recupero dei rifiuti e dei siti cave per la disponibilità e la collaborazione nel fornire informazioni e dati utili allo studio; le imprese stradali (Vezzola SPA e Autostrade Centro Padane SPA) contattate ai fini della valutazione degli utilizzi degli aggregati riciclati.