Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2017

Lo scorso 31 ottobre è stato presentato a Roma il Rapporto Rifiuti Urbani 2017  che fornisce i dati, aggiornati all’anno 2016, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Il report riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’ISPRA sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario. Infine, presenta una ricognizione dello stato di attuazione della pianificazione territoriale aggiornata all’anno 2017.

Come annunciato nel comunicato dell’ufficio stampa ISPRA, è raddoppiata in dieci anni la raccolta differenziata  in Italia: dal 25,8% del 2006 si è passati al 52,5% nel 2016 (+5% rispetto al 2015), anche se il Paese rimane in ritardo rispetto all’obiettivo fissato per il 2012 (65%). Torna a crescere invece la produzione nazionale di rifiuti urbani nel 2016 dopo cinque anni di progressiva riduzione. Il dato è in linea con l’andamento degli indicatori soci-economici, sia nella spesa per consumi finali (+1,5%) sia del Pil (tra +1,7% e +0,9%). Tra le tipologie più raccolte, l’umido è la frazione maggiore (41,2% della raccolta differenziata) ed è quella che cresce di più (+7,3%) rispetto all’anno precedente, assieme al vetro (+6%) e ai Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (+5,3%). Nel 2016 inoltre si rilevano 15 discariche in meno rispetto all’anno precedente. Infine uno studio dell’ISPRA, condotto su un campione di comuni che applicano il sistema di tariffazione puntuale, cosiddetto Pay-As-You-Throw, mostra che, in generale, il costo totale medio pro capite a carico del cittadino è inferiore rispetto ai comuni a Tari normalizzata.

Questi sono alcuni dei dati contenuti nella XIX edizione del Rapporto Rifiuti urbani dell’ISPRA, la cui versione integrale e il relativo estratto sono disponibili sul sito: www.isprambiente.gov.it

E’ possibile invece consultare tutti i dati sui rifiuti urbani in Italia a livello, regionale, provinciale e comunale sul sito http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it.